Corso di recitazione teatrale

corso di Recitazione teatrale

Vivere onestamente una circostanza immaginaria data

Recitazione e istinto.

“Non fare niente finché non c’è qualcosa che ti spinge a farlo”
“Quello che farai non dipende da te ma dal tuo compagno”

Il (per) corso di recitazione teatrale Anime Sceniche si articola in corsi di primo anno, di secondo anno e di terzo anno e prevede un training articolato e mirato a portare l’attore a farsi testimone delle emozioni vissute dal proprio personaggio. Si lavorerà sul come vivere onestamente le emozioni che appartengono all’allievo e sul come restituirle artisticamente.

L’obiettivo è quello di lavorare sulle dinamiche del funzionamento dell’animo umano, indagandone le reazioni momento per momento e individuando tutti quei meccanismi del quotidiano che impediscono il naturale fluire delle emozioni per rimuoverli a favore di una reazione autentica agli impulsi, di una recitazione basata sull’istinto e che porta a uno stare in scena in assoluto ascolto e fiducia in ciò che il personaggio sta facendo.

L’intero corso di recitazione teatrale, del resto, è basato sul fatto che la recitazione è l’abilità di vivere in modo onesto all’interno di un set di circostanze immaginarie date. Solo con questo presupposto, la scena “ti accade”.

Perché l’attore che entra in scena pronuncia le battute del copione?
Cosa lo spinge a farlo?

La prima fase del percorso didattico è un corso di recitazione di primo anno e si pone l’obiettivo di allenare l’allievo a stare connesso con quanto accade, con il partner di scena e con tutti gli elementi della circostanza data, e a reagire organicamente liberandolo di tutto il lavoro “di testa”. Reagire momento per momento significa lasciar fluire le proprie emozioni senza reprimerle e senza aggiungere niente di superfluo. Si tratta dunque di una ricerca sul funzionamento delle emozioni che, però, non sono il fine del lavoro ma la conseguenza di uno stare in scena in assoluto ascolto e in totale onestà.

Proseguendo il lavoro didattico vengono forniti tutti quegli elementi volti a portare l’attore ad entrare in scena emotivamente pieno e in linea con le circostanze del dramma.
Il lavoro svolto si pone il fine di guidare l’allievo nella ricerca della conoscenza di sé necessaria affinché comprenda come abitare realmente la scena e migliorare così le sue capacità espressive.

L’attore deve re-imparare ad accedere al nucleo delle proprie emozioni.

Nella seconda fase del lavoro infatti si indagherà sugli strumenti necessari a raggiungere lo stato emotivo voluto dal regista senza artifici mentali e senza attingere a esperienze passate, ma imparando a utilizzare una propria radice di verità che sia in linea con quella del personaggio del dramma.

Parallelamente alle fasi appena descritte, è previsto un training psico-fisico volto a liberare il corpo e a predisporlo a restituire artisticamente le emozioni a un pubblico che significa lavorare sulla pulizia e sul ritmo di parola e movimento.

All’interno del percorso triennale sono inoltre previsti seminari obbligatori e opzionali:

Corsi complementari obbligatori:

Corsi complementari opzionali:

«Arte e vita hanno un legame molto speciale e molto intimo, quindi è naturale che il vostro lavoro qui illumini allo stesso modo il vostro mondo reale. Una volta che avete iniziato ad ascoltare davvero e a reagire, siete diventati molto più sensibili verso il mondo attorno a voi e più risoluti verso i vostri reali sentimenti. Alcuni di voi si accorgeranno che questa nuova percezione di se stessi è in conflitto con gli amici, con i cari, con i compagni. Non si può evitare. D'altronde, perché dovreste farlo? Non c'è nulla in questo lavoro che non sia salutare. Per esempio è molto salutare concentrare l'attenzione non su se stessi ma sugli altri. È molto salutare essere sinceri, lasciarsi andare, entrare in contatto con altre persone. Non vi sto dicendo che la vostra vita migliorerà solo perché studiate qui. Vi sto solo dicendo di prendere consapevolezza dei cambiamenti che subirete per via di questo lavoro. Questi cambiamenti forse all’inizio non vi renderanno felici, ma porteranno a un miglioramento.»
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